PEDI CARD - 11 card che ci aiutano nei pazienti pediatrici

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PEDI CARD - 11 card che ci aiutano nei pazienti pediatrici

11 schede colorate che aiutano gli gli operatori sanitari a semplificare il trattamento in urgenza del paziente pediatrico: prendere decisioni immediate riguardanti la scelta dei dispositivi e la diluizione dei farmaci, accelerando così quei processi cognitivi che prolungherebbero i tempi di azione e porrebbero l’intero processo ad alto rischio di errore.
Le P. E. D. I. card nascono nel 2010 dall’idea di un gruppo di infermieri del 118.
Sono applicabili a bambini di peso tra i 3 e i 50 kg. Le schede si ispirano al sistema codice colore utilizzato nel Broselow Tape, ovvero ogni fascia di peso corrisponde a una zona di colore diverso.

Card Pediatriche Le P. E. D. I. card nascono nel 2010 dall’idea di un gruppo di infermieri del 118.
Sono applicabili a bambini di peso tra i 3 e i 50 kg. Le schede si ispirano al sistema codice colore utilizzato nel Broselow Tape, ovvero ogni fascia di peso corrisponde a una zona di colore diverso.
In ogni scheda, si trovano:
Equipement, i dispositivi utilizzati in emergenza con le rispettive misure per ogni fascia di peso
Drug, ovvero i farmaci più comuni con i dosaggi e le diluizioni
Intubation, il materiale per la gestione avanzata delle vie aeree del bambino.

L’emergenza pediatrica
Secondo la Società Italiana di Medicina d’Emergenza- Urgenza, su 50 milioni di accessi annui al pronto soccorso, il 10- 15% è costituito dal paziente pediatrico, di cui il 90% arriva in Ps portato dai genitori.
Malgrado i tentativi di razionalizzare la rete ospedaliera pediatrica, questa appare ancora disorganizzata e prevalentemente mancante: solo il 30% degli ospedali hanno un pronto soccorso pediatrico.

Perché il bisogno di avere uno strumento che aiuti a gestire rapidamente l’urgenza pediatrica?
Perché il bambino NON è UN PICCOLO ADULTO.

Differenze tra adulto e bambino:
Anatomiche/strutturali
Metaboliche
Interazione/comunicazione con il soccorritore
Aspetti psicologici nel rapporto paziente/soccorritore

Testa
• La testa è grande in rapporto alle dimensioni del corpo. Un neonato presenta delle zone molli ( fontanelle ) sul capo.

Vie Aeree
• Le vie aeree superiori ed inferiori del lattante e del bambino hanno un calibro minore rispetto all’adulto
• Sono più alte e più anteriori nel collo
• La lingua è molto grossa in rapporto all’orofarige
• La trachea è molto corta e con uno scarso sostegno cartilagineo.
Un modesto edema o un’ostruzione limitata possono ridurre il diametro delle vie aeree e determinare un’insufficienza respiratoria
• La caduta della lingua può causare un’ostruzione completa delle vie aeree.

Consumo di ossigeno
I bambini hanno un’intensa attività metabolica, il consumo di ossigeno nei lattanti è doppio rispetto all’adulto, di conseguenza in presenza di un’insufficienza respiratoria l’ipossia si sviluppa più rapidamente.

Protezione termica
Il rapporto superficie corporea e volume è più alto alla nascita e decresce con l’età, ne consegue che la perdita di energia termica è un fattore di rischio maggiore per il bambino.
L’ipotermia può svilupparsi precocemente e complicare il trattamento del bambino.

Ridotta massa corporea = maggiore forza applicata per unita’ di superficie
Meno tessuto adiposo e connettivo = organi interni più vicini fra loro
Maggior frequenza di lesioni multidistrettuali
Maggiore dimensione del capo = maggior frequenza di traumi cranici
Scheletro più flessibile = possibili lesioni interne in assenza di fratture ossee

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